Perché il coach è la risorsa giusta per un cambio generazionale di successo in un’azienda famigliare

Il cambio generazionale è un momento chiave nella vita di un’azienda famigliare: può determinarne il successo futuro come un inaspettato declino.

Molti sono i fattori che entrano in gioco nel cambio generazionale, ma possono essere riassunti in due macrocategorie: fattori razionali e fattori emotivi.

Il problema è che in un’azienda famigliare questi fattori sono interconnessi: inoltre è difficile per chi è coinvolto vedere queste interconnessioni, riconoscerle e cercare di gestirle.

Per gestire un cambio generazionale in un’azienda famigliare è quindi necessario un intervento esterno: un coach è la persona che meglio può aiutare gli attori coinvolti a trovare un equilibrio tra fattori razionali ed emotivi, senza che gli uni abbiano il sopravvento sugli altri o viceversa.

Quali sono i passaggi chiave di un cambio generazionale in una azienda famigliare?

  1. La generazione uscente deve rendersi conto della necessità del cambio
  2. La generazione uscente deve essere disposta ad accettare il cambio
  3. La generazione entrante deve sentire di avere le capacità per gestire l’azienda
  4. Queste capacità devono essere riconosciute alla generazione entrante sia dalla generazione uscente sia dal resto dell’azienda
  5. La generazione entrante deve essere pronta ad accettare il cambio
  6. Entrambe le generazioni insieme devono definire insieme il processo che porti al cambio generazionale
    1. Quanto durerà la fase di transizione
    2. Quali saranno i ruoli delle 2 generazioni durante la fase di transizione
    3. Quali sono gli indicatori e di obiettivi da raggiungere nella fase di transizione per misurare il successo della transizione stessa
    4. Come questi indicatori saranno monitorati insieme per un periodo definito a priori
    5. Quale sarà il ruolo della generazione uscente alla fine del periodo di transizione
  7. La fase di transizione ha inizio e continua con gli opportuni momenti di monitoraggio
  8. Le due generazioni decidono che la transizione è conclusa ed il cambio generazionale è avvenuto.

Sembra un processo abbastanza lineare: perché allora qualche volta non parte o altre volte parte con consulenti di fama e poi si inceppa strada facendo ?

E’ evidente che in ciascuno di questi passaggi vi è un rischio altissimo di essere o troppo razionali o troppo emotivi e di arrivare a conclusioni potenzialmente disastrose per l’azienda.

E’ necessario trovare un giusto equilibrio, ma quale ?

Non c’è un giusto equilibrio a priori, non c’è una “best practice” che un consulente può portare: l’equilibrio giusto è quello giusto per i membri della famiglia coinvolti e permette di far emergere le migliori risorse insite in ciascun membro della famiglia coinvolto nel processo.

Ecco perché l’approccio maieutico del coach è quello che permette di gestire il processo di cambio generazionale compenetrando gli aspetti razionali ed emotivi: il coach ha le competenze per mettere in discussione ragionamenti emotivi in un ambito razionale ed allo stesso tempo mantenere un approccio razionale quando le emozioni hanno il sopravvento, dando supporto nei momenti più critici, mantenendo la barra dritta nel processo di cambio generazionale.